ARIA in TV!

”Perché l’ossessione del rettile ? Nei disegni della livrea, mai nessuna uguale all’altra, è racchiuso il segreto della vita, le misure dell’uomo vitruviano, la proporzione divina”.

ARIA di Arianna Pangrazi

Arianna e la sua produzione artigiana di borse di pitone

Arianna e la sua produzione artigiana di borse di pitone.
Borse di pitone dalla forma artistica, vere e proprie opere d’arte lavorate interamente a mano. Borse di pitone che trasudano il gusto del bello, l’originalità, lo stile.

Chi è? Che cos’è? Che fa?

E’ artigiana con l’etimo in arte. Crea e ricrea le sue borse di pitone da artigiana – artista.
Che conosce la fatica e la gioia di fare borse colorate.
Borse di pitone belle per forma, borse – pensiero. Il pitone si coniuga con la parola,  la preziosità del pitone si arricchisce nelle mani di questa artigiana, Arianna Pangrazi, a cui non manca il piglio della creatività tuffato nella passione.
Un’artigiana che cuce e scuce, modella e rimodella i suoi pitoni con un talento che ha la lucidità di un giorno di sole.

ARIA a Roncade – Primavera in Castello 2017

Dalla bottega…al Castello di Roncade.
Tra arte e artigianato.
Tra genio e operosità.
Ognuno con la sua luce, con i propri odori, colori, forme.
“Primavera in Castello “, 1 e 2 Aprile 2017.
Un appuntamento culturale, così vorrei definirlo, ideato e voluto dalla frizzante baronessa Ilaria Ciani Bassetti.
La prestigiosa collaborazione di Giovanna Poggi Marchesi, brava e tenace organizzatrice di eventi di alto profilo, ha accompagnato noi espositori artigiani e il numeroso pubblico nella Storia di una Italia meravigliosa.
Felice di essere stata “esplorata” da nuove gioiose clienti, ho ritrovato in questo posto incantevole lontane e consolidate amicizie.
Arianna Pangrazi – ARIA –

A.R.I.A.N.N.A.

Il brano pianistico è stato composto dal maestro Adrian Theodor Vasilache in occasione del compleanno di Arianna Pangrazi.
La curiosità di questa composizione è nascosta nel tema principale: ogni nota corrisponde una lettera del nome A.R.I.A.N.N.A.
L’autore ha mescolato i due alfabeti musicali: quello italiano (Do, Re, Mi…) e quello anglosassone (A, B, C, D…). Questo procedimento, rarissimo nella musica, ha un illustre precedente storico nella firma musicale di John Sebastian Bach.
Nonostante la scelta sia condizionata dalle lettere alfabetiche del nome, il brano scorre teneramente con la fluidità di un’improvvisazione.
28 novembre 2011

Per ascoltare il brano, cliccare sulla freccia in basso a sinistra